martes, 20 de mayo de 2014

Veri e falsi simboli per l’identità foggiana nel quinto anniversario della scomparsa di Anna Marino Romano


























Sei foggiano? Ecco i tuoi veri simboli!


  Un folto e qualificato pubblico ha assistito alle celebrazioni del V anniversario della scomparsa di Anna Marino Romano, venerdì  16 Maggio 2014, organizzato dalla famiglia e dalle sue aziende. Nonostante le riunioni elettorali ed il cattivo tempo abbiano disperso la gente, la sala dell’ASP “de Piccolellis” era piena e l’interesse è rimasto vivo fino alla fine. Anna Marino Romano è una gloria della nostra città: come ricercatrice, oltre alla pubblicazioni di saggi sulle tradizioni popolari, ha trascritto ben 200 inchieste dialettologiche per il Consiglio Nazionale delle Ricerce, si è distinta in Argentina dove ha tenuto corsi, con oltre mille allievi, di cucina foggiana ed italiana, infine ha tradotto dallo spagnolo in dialetto foggiano la commedia Esperando la carroza di Jacopo Langsner. Dopo il concerto lirico del 2010, il concorso floreale del 2011, la Gastro+nomìa del 2012 e l’Abbeccedario foggiano del 2013, quest’anno viene messa in rilievo la sua attività di imprenditrice, pertanto erano presenti Francesco  presidente del Comitato per il Villaggio artigiano e Francesco Severo, dirigente della CNA.
Sorprese fin dall’inizio della manifestazione che è stata presentata con serietà e garbo dal piccolo Nicolò Ernesto Gentile di soli nove anni il quale ha destato la meraviglia dei presenti ricevendone gli applausi.
Francesco Marinelli ha messo in rilievo le problematiche del Villaggio Artigiani il quale non ospita più soltanto artigiani ma anche residenti, che nella maggior parte sono gli artigiani stessi, per cui occorre che il Comune e gli Enti preposti facciano una poltica di igienizzazione, recupero ed urbanizzazione delle aree, mentre Francesco Severo ha esposto le provvidenze per gli artigiani ed i giovani, per lo sviluppo della imprenditoria giovanile e non.
Nando Romano, noto dialettologo ed appassionato cultore della nostra città, ha presentato un audiovisivo in cui ha mostrato veri e falsi simboli dell’identità foggiana cominciando dal periodo neolitico fino ad arrivare ai giorni nostri. Foggia sorge su villaggi neolitici, cosa affatto trascurato dall’Amministrazione comunale, per cui non vi è una politica che possa recuperare ed utilizzare a fini turistici questa risorsa. Scorrono così i dauni con le loro stele ed i loro simboli, i greci con i loro falsi simboli fra cui Diomede, il presunto fondatore della città di Arpi, confuso dai greci con una divinità dei Dauni e dei Veneti, ed andando avanti nel tempo, la bella leggenda della Madonna, con le tre fiamme sull’acqua, da cui si è formato lo stemma di Foggia e da cui si potrebbe ricavare un marchio artigianale e commerciale, di cui il Romano propone un abbozzo; la leggenda dei Santi Guglielmo e Pellegrino che costituisce una soluzione del mito (complesso) di Edipo portata dai Normanni e così a seguire. Ma quello che ha più attirato l’attenzione del pubblico fra tante suggestioni sono altri falsi simboli: Romano ha presentato una foto inedita degli anni trenta che dimostra inoppugnabilmente che i camminamenti sono frutto della fantasia di qualche “studioso” locale ignorante e fuorviato cui purtroppo le Amministrazioni credono al punto da ricoprire con costose lastre di vetro i buchi che si aprono nel terreno. Falso simbolo è anche il silo, monumento alla “battaglia del grano” di Mussolini che rovinò la nostra agricoltura per il taglio di tutte le coltivazioni pregiate, e che Romano definisce un ecomostro. Infine un vero simbolo: l’officina del Salnitro, la più antica impresa artigiana conosciuta, che dette il nome a tutta la contrada su cui sorge il Villaggio Artigiano ma che non gode nemmeno del beneficio di una strada. Romano propone che si demolisca l’ecomostro del silo e si riqualifichi la zona costituendo un Parco del Salnitro, bigliettino da visita della città per chi vi entra dall’autostrada. Una conferenza densa di novità rispetto al panorama degli studi locali spesso asfittico e ripetitivo. Si sono quindi esibiti due allievi del Liceo Artistico “Perugini” interpetrando il primo, Alessio Perilli, un brano per pianoforte di sua composizione ed il secondo: Piero Fonseca un brano al clarinetto, fra gli applausi del pubblico.
A seguire un sorteggio di pietre preziose, sempre condotto dal piccolo Nicolò Ernesto, tratte dalla collezione di Anna Marino Romano ed una degustazione di specialità culinarie locale, preparate dalla distinta prof.a Cinzia Colavita, fra cui fave e cicorie, fra la soddisfazione dei presenti che restano in attesa della celebrazione del VI anniversario nel 2015. Una serata in cui nulla è mancato per celebrare degnamente una grande donna foggiana: Anna Marino Romano.

lunes, 5 de mayo de 2014


Venerdì 16 Maggio 2016, ore 18,30 Sala “ASP” (di fronte Ipercoop, lato Sorriso):
Idee e simboli per l’artigiano ed il cittadino foggiano
Nel V anniversario dalla scomparsa di Anna Marino Romano
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            Per il 2014 la rituale commemorazione della scrittrice, ricercatrice ed imprenditrice foggiana Anna Marino Romano, a cura delle aziende di famiglia, e del prof. Nando Romano, sarà particolarmente impattante. Dopo il concerto del 2010, il concorso floreale del 2011, la Gastro+nomia del 2012 e l’Abbeccedario foggiano del 2013, il panorama si completa con un quadro di idee e simboli destinato a restare nella memoria dei presenti  alla manifestazione. Il programma della serata è il seguente:
-       Introduce: Francesco Marinelli, Presidente del Comitato per il Villaggio artigiani
-       Conferenza del prof. Nando Romano sul tema
-       Intervento del dr. Francesco Severo, dirigente CNA: Nuovi incentivi ed agevolazioni per gli artigiani e per i giovani.
Saranno eseguiti brani musicali, sorteggiato un topazio della collezione di Anna Marino Romano, ed infine vi sarà una degustazione di specialità culinarie locali. L’ingresso è libero.
Anna Marino Romano era particolarmente legata a Foggia, alle sue tradizioni ed alla sua storia al punto da chiamare la fabbrica di tende campeggio, da lei fondata, La Dogana antica, solo perché sorgeva presso l’antico palazzo della Dogana della mena delle pecore in via Arpi. Pertanto la manifestazione vuole essere un richiamo agli artigiani ed ai cittadini a non trascurare quei simboli fondamentali che costituiscono l’essenza stessa della nostra città, un humus fertile su cui può svilupparsi l’identità foggiana.